Demicheli per Apima Cremona


Demicheli confermato presidente Apima Cremona

La nomina all’unanimità. Vicepresidenti Moggi e Remagni Buoli

CREMONA, 2 marzo – Clevio Demicheli è stato confermato alla guida dei contoterzisti Apima di Cremona. Da anni garanzia di vigile rappresentanza politica e sindacale per la categoria, guiderà l’associazione provinciale delle imprese di meccanizzazione agricola per i prossimi tre anni, affiancato dai due vice presidenti, Rossano Remagni Buoli e Francesco Moggi. Demicheli, un passato anche da sindaco di Solarolo Rainerio, non nasconde la sua preoccupazione per le sorti del settore agricolo, ma ricorda prima di tutto a se stesso che “amministrare significa servire, prendersi cura dei problemi, vuol dire occuparsi del bene collettivo di tutti i soci”. E quindi mai cedere.

I problemi, o le sfide, che l’agricoltura deve affrontare sono presto detti: “Quasi tre anni di pandemia hanno insegnato poco ai nostri politici, soprattutto europei”. L’agricoltura, all’inizio messa sugli altari, è tornata nell’ombra, anzi, se ne parla senza cognizione di causa. “Si chiede agli agricoltori di produrre di più, ma, nei fatti, per una sensibilità ambientalista, che non è intelligenza, l’Europa paga chi tiene a riposo, al gelo i terreni; sostiene il reddito solo di chi riduce drasticamente gli agrofarmaci. Per legge vorrebbe addirittura che questi fossero chiamati sempre e solo pesticidi e suggerisce pratiche colturali alternative al loro uso, peccato siano costose e forniscano soluzioni parziali. Per cosa poi? Il cibo è già salubre, quindi ho il sospetto che l’obiettivo sia solo farci produrre di meno, quando l’incremento delle produzioni è la sola arma in nostro possesso contro l’inflazione”.

L’inizio della guerra in Ucraina non ha facilitato la ripresa per le sue ripercussioni: “Prima di tutto ci sono i gravissimi problemi umanitari. Il contesto di guerra ha anche portato a galla la dipendenza energetica dell’Italia dalle forniture del gas russo con le ripercussioni economiche che tutti conosciamo. I contoterzisti, paradossalmente, sono stati i più penalizzati nel mondo agricolo perché sono stati a lungo esclusi dai crediti d’imposta sul carburante, nonostante le lavorazioni agromeccaniche più importanti siano sulle loro spalle. Solo dopo mesi di trattative con il Governo Draghi e ora con il Governo Meloni siamo riusciti, attraverso la nostra associazione nazionale di contoterzisti, Uncai, a rientrare tra i beneficiari dello sgravio fiscale. Ma è stata dura”.

Oltre a una politica agricola comune troppo verde e la crisi economica causata dal conflitto e da logiche speculative, il presidente Demicheli evidenzia un’altra questione aperta: “Aggiungo il rischio che corre l’agricoltura di fronte alla proposta indegna ed emergente del Nutriscore, il sistema di etichetta a semaforo, e del cibo sintetico. Vi sono interessi miliardari gestiti da multinazionali. È una e guerra contro le filiere produttive nazionali”. Sembra Davide contro Golia: “Chi sta investendo ha già programmato e definito la propaganda per convincere il popolino che la risposta più responsabile ai problemi climatici e ambientali sia il cibo sintetico, siano gli insetti a tavola, sia un sistema di etichettatura che avvantaggia il cibo iper processato. La grancassa ce la mettono vegani e animalisti. Se tutto questo arrivasse dovremmo dire addio alla nostra tanto amata e invidiata cucina italiana. Finiamola con falsi miti, finiamola di demonizzare il cibo naturale con una serie infinite di bufale”.



Data pubblicazione

02-03-2023

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