L’agromeccanico conta


In Italia il 10% della Sau (1,2 milioni di ettari) è affidato interamente agli agromeccanici professionali. Tra le singole lavorazioni, gli agricoltori appaltano esternamente soprattutto la raccolta meccanica dei prodotti (2,2 milioni di ettari). Tassinari: “Avanti con il riconoscimento della professionalità dei contoterzisti, riparta l’iter legislativo del disegno di legge di Albo nazionale”

ROMA – In Italia 1,2 milioni di ettari sono affidati interamente a imprese agromeccaniche, quasi il 10% della Sau, la superficie agricola utilizzata. In tutto sono oltre 312.000 le aziende agricole (il 28% su un totale di 1.130.528) che ricorrono a servizi esterni per le operazioni meccaniche. Se si vanno a vedere le superfici in affidamento parziale e le singole lavorazioni, al primo posto c’è la raccolta meccanica con 2,2 milioni di ettari lavorati dai contoterzisti, al secondo la semina con 725.509 ettari, al terzo l’aratura (620.697 ha), al quarto la fertilizzazione (373,286 ha). Le altre operazioni assommano 596.712 ettari. Diminuiscono, invece, le attività connesse, ossia i servizi conto terzi eseguiti dalle aziende agricole stesse per diversificare la propria attività economica: il cosiddetto contoterzismo attivo ormai riguarda solo l’0,8% delle aziende agricole (9400 aziende).

La fonte è il settimo Censimento dell’agricoltura (2020), i dati sono quindi stati ulteriormente analizzati dal Crea nell’Annuario dell’agricoltura italiana 2021”, illustra il presidente Uncai Aproniano Tassinari che aggiunge come l’attenzione per il fenomeno agromeccanico sia il risultato delle precise richieste avanzate da Uncai all’Istituto di statistica. “Quello che, ponendosi dal lato delle aziende agricole che lo impiegano, viene definito contoterzismo passivo rappresenta invece l’attività agromeccanica più pura e autentica perché fattivamente orientata al cliente agricoltore”. Secondo il presidente nazionale dei Contoterzisti occorrerebbe capovolgere il punto di vista e l’approccio metodologico perché definendolo passivo il servizio di un agromeccanico professionale sembra sia subito dalle aziende agricole e assume una connotazione negativa che non ha: “Al contrario il contoterzismo puro è lo strumento principe per la sostenibilità economia e ambientale e per il rinnovamento tecnologico nelle medie e piccole aziende agricole”. Anche per questo motivo non è sempre facile far comprendere alle istituzioni il ruolo di motori dell’agricoltura dei contoterzisti professionali. “Nella Finanziaria, così come nell’ultimo decreto aiuti, sono state accolte alcune nostre richieste, l’augurio è che non si tratti di spot, ma di un progetto strutturale che riguardi tutto il settore che culmini con il riconoscimento del contoterzismo passivo attraverso un albo professionale, quindi con la ripresa dell’iter legislativo del disegno di legge presentato nella passata legislatura”, conclude il presidente Tassinari.



Data pubblicazione

11-01-2023

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