Certificazione e Agromeccanici


Certificazione e Agromeccanici: un modello per la transizione agricola

Tassinari: “Ricetta elettronica dei fitofarmaci e imprese qualificate per garantire tracciabilità, sostenibilità e qualità in campo”

Roma, 5 giugno 2025 – In un settore agricolo sempre più orientato alla sostenibilità, tracciabilità e qualità, la certificazione delle lavorazione agromeccaniche, in particolare dei trattamenti fitosanitari, si afferma come uno strumento strategico per affrontare le sfide ambientali ed economiche. A sostenerlo è Uncai, l’Unione nazionale contoterzisti agromeccanici e industriali, che sottolinea l’importanza di protocollo, personalizzazione e innovazione nelle operazioni agronomeccaniche.

In ogni lavorazione occorre superare l’approccio standardizzato: è necessario dimostrarne la correttezza, la precisione e la sostenibilità, adattandoli alle specificità di ogni appezzamento”, dichiara Aproniano Tassinari, presidente di Uncai. “Per questo servono imprese agromeccaniche qualificate e iscritte a un albo, in grado di certificare ogni operazione sul campo”.

Un passo fondamentale è rappresentato dalla proposta del CONAF (Consiglio dell’Ordine degli Agronomi e Forestali) di introdurre la ricetta elettronica per i trattamenti fitosanitari. Uno strumento che, come spiega Tassinari, “colma il divario tra consulenza tecnica e operatività in campo, garantendo un controllo trasparente su tutta la filiera”.

La visione proposta da Uncai punta a integrare competenze agronomiche e agromeccaniche, tecnologie digitali e gestione consapevole delle risorse, rafforzando la resilienza e la competitività del sistema agricolo nazionale. “La certificazione non è burocrazia, ma una leva di qualità — continua Tassinari — e per funzionare deve poggiare su una rete di soggetti contrattualizzati e riconosciuti, tra cui dottori agronomi e imprese agromeccaniche, che svolgono un ruolo chiave nell’efficienza operativa e nella sostenibilità delle aziende agricole”.

Per questo Uncai propone la creazione di un albo professionale specifico per il comparto agromeccanico, che ne definisca con chiarezza ruoli e responsabilità, superando l’attuale frammentazione di operatori e valorizzando un settore spesso invisibile ma determinante.

Per affrontare le sfide future dell’agricoltura servono investimenti mirati e alleanze solide, anche tra agronomi e contoterzisti agromeccanici — conclude Tassinari —. La tracciabilità dei trattamenti, la qualità delle operazioni e l’impiego di tecnologie avanzate non sono più un’opzione: sono la condizione necessaria per garantire sicurezza alimentare, tutela ambientale e redditività per le imprese agricole”.



Data pubblicazione

05-06-2025

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