Contoterzisti e suolo


UNCAI: "Serve una legge nazionale sul suolo, condividiamo la proposta di De Carlo"

Agromeccanici al fianco del presidente della Commissione industria e agricoltura del Senato per una norma che definisca e tuteli il suolo agricolo. Tassinari: "È una risorsa da rigenerare, non da consumare”

Roma, 26 giugno 2025 – “Il suolo non è una risorsa da consumare, ma un patrimonio da proteggere. Una legge che lo riconosca finalmente come tale è non solo necessaria, ma urgente. Gli agromeccanici italiani, la categoria che ogni giorno lavora sulla terra con l’obiettivo di mantenerla fertile, produttiva e viva, sono al fianco del senatore Luca De Carlo nella sua proposta di avviare una normativa nazionale sul suolo. Una proposta di buonsenso, che guarda avanti e che trova pieno appoggio da parte dell’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali (UNCAI)”. Così Aproniano Tassinari, presidente di UNCAI, commenta positivamente le dichiarazioni del presidente della IX Commissione del Senato, intervenuto durante una conferenza stampa organizzata con il CREA.

L’Italia continua a perdere suolo agricolo a ritmi preoccupanti. Secondo ISPRA, nel 2023 sono stati sottratti oltre 72 chilometri quadrati di superficie fertile, quasi 20 ettari al giorno. Un trend che compromette la sicurezza alimentare, la gestione del territorio e la resilienza idrogeologica, in assenza di una normativa nazionale di tutela.

Il suolo è ambiente, è clima, è sicurezza alimentare. Ma è anche identità, memoria, futuro. È la prima infrastruttura italiana, eppure continua a essere trattato come un contenitore vuoto, un bancomat silenzioso nelle mani di chi pianifica urbanizzazioni senza visione, ignorando l’enorme valore ecologico, sociale ed economico che ogni ettaro custodisce. “Come ha detto di recente la scienziata e senatrice Elena Cattaneo, comunicare agricoltura è anche comunicare ambiente. Eppure su questo fronte abbiamo visto troppi muri: politici, culturali, ideologici – prosegue la nota –. Ma i muri si possono abbattere. Quello del consumo di suolo è il prossimo”. Per l’UNCAI, è tempo di rimettere il suolo al centro delle politiche nazionali, e farlo con una legge vera, costruita su dati, evidenze e buone pratiche. Una legge che esiste già nella coscienza di agricoltori e agromeccanici, ma che aspetta solo di essere scritta nero su bianco.

Gli agromeccanici fanno già la loro parte: sono i primi alleati della salute del suolo. Con le loro tecnologie, le analisi di campo, i trattamenti mirati e l’uso intelligente delle risorse, contribuiscono a monitorare, proteggere e rigenerare i terreni agricoli, migliorandone la resilienza agli eventi climatici estremi, prevenendo erosione e desertificazione. Ma, ammonisce il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari, “non si protegge ciò che non si conosce, né si migliora ciò che non si misura. Servono dati, servono strumenti, serve una legge”.

In Europa si sta già agendo: entro il 2028 gli Stati membri dovranno avviare sistemi di monitoraggio e adottare definizioni comuni di “suolo sano”, nell’ambito di una direttiva che punta alla piena rigenerazione ecologica entro il 2050. “L’Italia – conclude UNCAI – può cogliere questa occasione per allinearsi a una visione più lungimirante, avviando una legge nazionale di tutela del suolo, che riconosca il ruolo centrale dell’agricoltura e delle professionalità agromeccaniche nella gestione del territorio”.



Data pubblicazione

26-06-2025

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